Crolla una scuola “antisismica” e
tutti si chiedono come è possibile.
Si sospetta che sotto la bella
facciata non esisteva niente di antisismico e se ne parla per un po’. Si osserva
che le cose in Italia vanno così, malgrado in altri paesi a rischio sismico nessuno
subisce un graffio dopo un terremoto più “disastroso” di quello di Amatrice.
Si parla di ricostruzione e tutti
sostengono che è necessario mettere in “sicurezza” il patrimonio che il mondo ci invidia… La scandalosa
notizia della scuola di Amatrice si affronta dicendo che è stata aperta un’inchiesta
e, pian piano, si dimentica.
C’è altro a cui pensare.
Ipotizziamo che tra i tanti
tecnici, imprenditori, fornitori di calcestruzzo, collaudatori (la gran parte
dei quali sicuramente onesti professionisti), ci sia qualcuno tentato di barare
in occasione della ricostruzione. Quali deterrenti troverà sulla sua strada?
Se il tizio si accorge che i
responsabili di crolli scandalosi riescono ad assoldare i migliori azzeccagarbugli
con una minima parte dei loro truffaldini guadagni e riescono pure a farla franca in barba a tutte le
dichiarazioni di “civile disgusto”, il gioco è fatto! Rischiamo di vedere altre
belle facciate, altre festose inaugurazioni… ed altri cadaveri al prossimo
terremoto.
A meno che non si diffonda la
chiara, inequivocabile ed anche “spietata” sensazione che chi si è macchiato di
un crimine che solo per puro caso non ha provocato l’ennesima ecatombe di
inermi scolari, riceve la “giusta” e tempestiva “lezione”!
Il vile “truffatore” non merita che
fame e miseria per il suo futuro e, se i giudici fossero così buoni da
concedergli gli arresti domiciliari, dovrebbe essere obbligato a scontarli in un locale dalla bella
facciata, ma dai muri che si sbriciolano al primo tremore!
Nip.
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