Caro Renzi,
condivido l’invito alla prudenza nel giudicare la disfatta del M5S, anche
perché non credo che il risultato delle amministrative possa attenuare
facilmente la protesta che mi sembra ancora mosto diffusa. Il rischio che la
gente possa continuare a votarli è alto, e questo non per merito di Grillo o
degli attivisti più o meno collaudati nelle responsabilità politiche, ma per la
mancanza di messaggi chiari che riescano a far percepire alla gente la volontà
dell’autentico cambiamento. Il cittadino comune non riceve segnali sulle emergenze
che angustiano gli onesti. Fatta eccezione per qualche isolato episodio di convincente
lotta ai diffusi mali della nostra società, l’impressione che riceve l’elettore
è quella dell’impunità generale, della disonestà che diviene regola, della
furbizia che consente di superare i vincoli di una burocrazia che sembra fatta
solo per generare corruzione. Ci sono persone che ostentano un livello di
benessere economico mille volte superiore a quello del loro reddito, ma non
succede nulla di lampante che dimostri a tutti la possibilità di una qualche
conseguenza negativa per i corrotti. Se si va avanti di questo passo, alcuni
tra i tanti onesti ancora rimasti potrebbero saltare il fosso per non sentirsi
presi per fessi. Tutti gli altri non avrebbero altra alternativa che il voto di
protesta. Considerato che un eventuale governo grillino comporterebbe effetti
negativi difficilmente sanabili, è necessario evitare il disastro, lanciando messaggi molto chiari, per far
capire alla gente che si vuole fare sul serio e che sul tema della legalità c’è
chi si vuol scommettere mettendoci la faccia, senza giri di parole che lascino
spazio ai dubbi ed ai sospetti.
Nip
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