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martedì 13 giugno 2017

M5S in caduta? Chissà!



Caro Renzi, condivido l’invito alla prudenza nel giudicare la disfatta del M5S, anche perché non credo che il risultato delle amministrative possa attenuare facilmente la protesta che mi sembra ancora mosto diffusa. Il rischio che la gente possa continuare a votarli è alto, e questo non per merito di Grillo o degli attivisti più o meno collaudati nelle responsabilità politiche, ma per la mancanza di messaggi chiari che riescano a far percepire alla gente la volontà dell’autentico cambiamento. Il cittadino comune non riceve segnali sulle emergenze che angustiano gli onesti. Fatta eccezione per qualche isolato episodio di convincente lotta ai diffusi mali della nostra società, l’impressione che riceve l’elettore è quella dell’impunità generale, della disonestà che diviene regola, della furbizia che consente di superare i vincoli di una burocrazia che sembra fatta solo per generare corruzione. Ci sono persone che ostentano un livello di benessere economico mille volte superiore a quello del loro reddito, ma non succede nulla di lampante che dimostri a tutti la possibilità di una qualche conseguenza negativa per i corrotti. Se si va avanti di questo passo, alcuni tra i tanti onesti ancora rimasti potrebbero saltare il fosso per non sentirsi presi per fessi. Tutti gli altri non avrebbero altra alternativa che il voto di protesta. Considerato che un eventuale governo grillino comporterebbe effetti negativi difficilmente sanabili, è necessario evitare il disastro,  lanciando messaggi molto chiari, per far capire alla gente che si vuole fare sul serio e che sul tema della legalità c’è chi si vuol scommettere mettendoci la faccia, senza giri di parole che lascino spazio ai dubbi ed ai sospetti.

Nip  

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